Esfolianti: Scopriamo la differenza tra Scrub e Peeling
Quando si tratta di skincare, sono diverse le pratiche e i prodotti a cui si fa riferimento, in quanto sono diversi i benefici che si possono ottenere dal loro utilizzo.
Soprattutto quando sta per arrivare il freddo, è bene prendersi cura della pelle di tutto il corpo, che sarà così più in salute, morbida e pronta per difendersi dalle temperature più rigide e dalla secchezza che può derivare dall’azione di vento e freddo.
L’importanza dell’esfoliazione
Gli esfolianti sono essenziali per rimuovere le cellule morte oltre che per correggere eventuali discromie lasciate dall’abbronzatura estiva. Sono efficaci anche per rendere la pelle più ricettiva ai trattamenti che vengono dopo, per stimolare il rinnovamento cellulare e la sintesi di collagene ed elastina.
Ma qual è la differenza tra peeling e scrub? Vediamola insieme.
Peeling o scrub?
Per comprendere quale esfoliante è più adatto al caso nostro, si parte dal proprio tipo di pelle e dalle esigenze di quest’ultima, dato che scrub e peeling possono essere utili per diverse condizioni, quali acne, macchie cutanee, cicatrici e smagliature.
Peeling
Il peeling è esfoliazione chimica che agisce più a fondo e più rapidamente, stimolando il rinnovamento cellulare in tempi più rapidi. È indicato per prendersi cura della propria pelle quando è secca, dato che non agisce meccanicamente come lo scrub, ma stimola comunque la produzione di collagene e ossigena i tessuti.
I principi che si trovano comunemente nei peeling sono gli alfa-idrossiacidi: su tutti, l’acido mandelico è tra i più delicati ed esistono diversi esfolianti di origine vegetale, come Bromelina e Papaina.
I peeling vegetali hanno un’azione complementare a quella dei peeling chimici: corroborano la rimozione delle cellule morte e apportano luminosità all’incarnato.
Ricordiamo che è importantissimo non esporsi ai raggi UV prima e dopo un trattamento con peeling chimici.
Scrub
Lo scrub è un’esfoliazione meccanica che, grazie all’azione di microgranuli abrasivi naturali, rende la pelle più liscia e uniforme. È spesso consigliato quando la cute risulta inspessita, grassa e presenta impurità: è bene non eccedere con questo trattamento, dato che può comunque portare a un incremento della produzione di sebo.
Tra i tipi di scrub, c’è il gommage, ovvero uno scrub più delicato, benefico per le pelli più sensibili, solitamente formulato con principi dalla consistenza granulare a cui si aggiungono elementi idratanti, come oli o creme.
Scrub e gommage vanno effettuati al massimo due/tre volte a settimana, dato che un’eccessiva stimolazione della pelle potrebbe causare danni al microcircolo, aggravando eventuali condizioni pregresse di irritazione e sensibilità.
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