Walk to Work Day: perché camminare fa bene
Venerdì 1° aprile si celebrerà il Walk to Work Day, una giornata dedicata a chi cammina per andare al lavoro. Si tratta di una ricorrenza istituita nel 2004 che ha l’obiettivo di rendere le persone più attive nelle proprie città e, parallelamente, per promuovere un’alternativa ecologica alla propria routine, raggiungendo a piedi tutte, o quasi, le proprie destinazioni quotidiane.
Si tratta di un evento che vuole spronare le persone a testare come un avvio più lento della propria giornata può aiutare ad avere una vita migliore sotto diversi punti di vista. Oggi c’è sempre più consapevolezza su quanto la sedentarietà possa inficiare il nostro benessere ed essere più attivi può dare manforte nel sentirsi meglio. Gli esperti affermano che percorrere 6mila passi al giorno è sufficiente per raggiungere tale obiettivo, mentre 10mila passi sono indicati per perdere peso.
I benefici del camminare
Un individuo adulto in media utilizza circa 200 muscoli per compiere un solo passo in avanti e l’atto del camminare è un movimento naturale che ognuno di noi esegue in maniera diversa. Quando si fa una passeggiata non ci si sofferma sullo sforzo che si sta compiendo e si procede passo dopo passo nella propria direzione mentre la parte superiore del corpo segue il movimento e la muscolatura è sempre attiva ma mai in tensione.
Passeggiare anche più volte durante la settimana è un vero toccasana per il proprio benessere. La camminata infatti consente di bruciare calorie e di tenere sotto controllo il proprio peso corporeo, oltre a essere l’ideale per migliorare la postura e l’equilibrio.
La camminata ha effetti positivi anche sulla circolazione del sangue e sull’attività del cuore, oltre a favorire la motilità intestinale. Nel tempo, una routine che ci porta a raggiungere diversi luoghi a piedi può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare disturbi come il diabete e fa diminuire le probabilità di soffrire di Alzheimer quando più anziani.
In ultimo, dalla camminata traggono beneficio anche muscoli, ossa e il corpo stesso che vede rallentare i processi di invecchiamento. Generalmente, si ricevono effetti positivi anche sull’umore, grazie alla riduzione dei livelli di ansia e stress e alla stimolazione della produzione di endorfine.
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