Il talco è pericoloso per la salute? Facciamo chiarezza
Il talco è un minerale naturale costituito da magnesio, silicio e ossigeno. Nella sua forma grezza, può contenere fibre di amianto, una sostanza nota per essere cancerogena ma, per ottenere il talco utilizzato nei prodotti di igiene personale e nei cosmetici, il minerale viene estratto dalle miniere e successivamente purificato per rimuovere qualsiasi traccia di amianto.
Meglio conosciuto con il nome di borotalco, viene utilizzato per mantenere la pelle asciutta e prevenire irritazioni e eruzioni cutanee: è comunemente presente nei prodotti per la cura della pelle dei neonati, nei cosmetici come fondotinta e ciprie e in alcuni prodotti farmaceutici.
Perché lo si associa a pericoli per la salute
Negli anni, il talco è stato al centro di dibattiti riguardanti la salute umana, in particolare per la presunta correlazione tra l'uso del talco nella zona perineale (genitali e inguine) e l'insorgenza del cancro ovarico. Nel 2016, un tribunale statunitense ha condannato un'azienda produttrice di talco a risarcire i parenti di una donna deceduta per cancro alle ovaie, sostenendo che l'azienda non avesse adeguatamente avvertito dei potenziali rischi.
Chiaramente, l'International Agency for Research on Cancer (IARC) classifica il talco contenente amianto come cancerogeno per gli esseri umani, ma il talco non contaminato da amianto, che è quello attualmente in commercio, è ritenuto non classificabile tra i carcinogeni umani, dall’agenzia stessa.
Le preoccupazioni che molti hanno derivano dal fatto che, fino agli anni '70, il talco utilizzato nei prodotti per il corpo poteva essere contaminato con amianto, noto per causare rare forme di tumore ai polmoni e alle pleure nei lavoratori esposti ma, da allora, le normative hanno imposto che il talco usato nei prodotti cosmetici e farmaceutici sia privo di amianto.
Quindi, oggi, il talco utilizzato è purificato e proviene da miniere controllate.
I prodotti contenenti talco sono sicuri?
Se il talco possa causare il cancro alle ovaie o meno, resta controversa. Alcuni studi hanno indicato un aumento del rischio di cancro ovarico tra le donne che utilizzavano talco nella zona perineale, ma molti altri studi non hanno trovato prove conclusive di questo legame. La IARC, infatti, ha classificato l'uso perineale del talco come "possibile cancerogeno", ma le prove a sostegno di questa classificazione sono limitate e inconcludenti.
L'inalazione di polvere di talco è un rischio per la salute dei neonati, poiché può causare problemi respiratori e, per questo motivo, si è ridotto l'uso del talco in polvere durante il cambio dei pannolini, preferendo formulazioni liquide che evitano il rischio di inalazione e che offrono le stesse proprietà assorbenti del talco in polvere senza il rischio associato all'inalazione.
In conclusione, è bene ribadire che fin dagli anni '70, le miniere di talco contaminate con amianto sono state chiuse e il talco in commercio oggi è sicuro per l'uso umano, tenendo conto che è sempre importante utilizzare i prodotti seguendo le indicazioni fornite e consultare un medico se si hanno dubbi o preoccupazioni: in particolare, le donne che utilizzano il talco a livello genitale dovrebbero essere consapevoli delle raccomandazioni precauzionali.
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