Oggi giorno è pratica comune, al fine di ripristinare il volume delle labbra compromesso dal tempo, ricorrere al filler labbra.

Ma cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta, rispondendo alle domande più frequenti che le donne si pongono su questa pratica.

Quanti tipi di filler esistono?

Esistono molti prodotti diversi che consentono di personalizzare il trattamento. Ognuno ha le proprie esigenze, che devono essere esaminate caso per caso, rispettando l’armonia del volto, fermo restando che le richieste cambiano anche in base all’età.

È possibile correggere un trattamento filler?

Quando parliamo di filler riassorbibili, l’effetto a via da solo dopo circa 12 mesi ma, quando necessario, l’acido ialuronico può essere rimosso anche prima con infiltrazioni di ialuronidasi.

È bene ricordare, però, che dopo diverse sedute di infiltrazione, l’acido ialuronico non va più via, non si riassorbe e la ialuronidasi, a quel punto, è l’unica alternativa per risolvere la situazione.

I filler permanenti si possono rimuovere?

I filler permanenti sono, in realtà, trattamenti che possono esplodere anche dopo anni e anni dall’infiltrazione. La rimozione può essere solo chirurgica e si tratta di un intervento complicato e un post-operatorio impegnativo, che necessita dell’anestesia generale.

Rimuovendo il filler permanente dopo anni e anni, l’estetica non sarà delle migliori: le labbra avranno perso ancor più volume e, probabilmente, lasceranno scoperte le gengive. Spesso, quindi, si ricorre al lipofilling e lip lift, contestualmente alla rimozione del filler.

Quali alternative ai filler?

Per rimpolpare le labbra in maniera naturale è possibile ricorrere al lipofilling, ovvero all’innesto di grasso prelevato dalla persona stessa. Spesso, però, si verifica un riassorbimento conseguente ai movimenti delle labbra: per ottenere un risultato definitivo che piace, bisogna sottoporsi a diverse sedute nel tempo.

Un’altra alternativa è il “lip lift”, che dà la possibilità di ottenere volume ruotando i tessuti della mucosa della bocca e riducendo l’altezza delle creste filtrali senza iniezioni di materiale estraneo. I risultati estetici sono ben accettati dalle pazienti, ma è importantissimo che le cicatrici vengano posizionate in maniera precisa per evitare che rimangano segni permanenti dell’intervento.

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