Cosa fare in caso di puntura di medusa
Le meduse si spostano costantemente nell'acqua, soprattutto in modo verticale, in generale seguendo la corrente marina. Le si può trovare sia in superficie che sul fondale e, in realtà, non hanno alcun interesse a pungerci, semplicemente si entra in contatto con i loro tentacoli in maniera casuale.
Cerchiamo di capire insieme come comportarsi quando succede.
Come comportarsi in caso di puntura di medusa
Il primo consiglio è restare calmi, poiché la maggior parte delle punture di medusa può portare dolore ma non è quasi mai pericolosa. Le meduse presenti nel Mediterraneo sono meno pericolose rispetto a quelle tropicali, e il contatto con una medusa nei nostri mari, di solito, provoca bruciore, prurito e dolore che, nei casi più gravi, sono accompagnati da gonfiore, rossore, vesciche e bolle.
Solo in rari casi, le meduse del Mediterraneo possono causare una grave reazione allergica con shock anafilattico.
Quando preoccuparsi in caso di puntura di medusa?
È importante tenere presente che per le persone allergiche, quelle con un sistema immunitario compromesso, gli anziani o i bambini molto piccoli, una puntura può rappresentare un pericolo. Quindi, dobbiamo preoccuparci e agire ancor più tempestivamente (contattando il 118) se la reazione cutanea si diffonde o se si manifestano sintomi più gravi, come difficoltà respiratorie, sudorazione, confusione e pallore.
Ci teniamo a ribadire che, in generale, un trattamento tempestivo delle punture di medusa può alleviare rapidamente il dolore e prevenire anche l’eventuale aggravamento della condizione.
Prendersi cura dell'area colpita
È bene uscire immediatamente dall'acqua, per evitare altre punture, e verificare se sono rimasti attaccati tentacoli alla pelle. È bene evitare l'applicazione di rimedi come aceto, succo di limone o ammoniaca, poiché potrebbero aumentare il dolore, oltre che non grattarsi o strofinare sabbia sulla ferita, né sciacquare l'area con acqua dolce fredda mentre i tentacoli sono ancora sulla pelle, al fine di evitare un maggior rilascio di veleno.
Torna utile, invece, applicare un gel al cloruro di alluminio, che ha effetto astringente, allevia il prurito e blocca la diffusione delle tossine. Nei giorni successivi, resta importante proteggere l'area colpita, per evitare la formazione di macchie sulla pelle, utilizzando una protezione con SPF 50+, e applicare creme lenitive a base di ingredienti come l'aloe vera o la calendula.
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