C’è scritto su tutti i pacchetti di sigarette e tabacco, ce lo dicono continuamente le persone che ci vogliono bene: fumare fa male e, anche se lo sanno tutti, magari spesso ce lo dimentichiamo.

Vediamo un po’ più approfonditamente quali sono i pericoli del fumo.

I danni del tabagismo

Sono circa 4000 le sostanze che entrano nel corpo di chi fuma, molte delle quali sono cancerogene, oltre alla nicotina, che può essere considerata come una droga vera e propria.

Nonostante la nicotina, assunta in dosi elevate, possa rilassare i muscoli, ridurre l'appetito, l'ansia e l'aggressività, insieme al catrame, raggiunge prima i polmoni, poi il sangue e, attraverso questo, il cervello, dove il suo effetto dura solo pochi minuti. Col passare del tempo, la dipendenza porta a fumare sempre di più per ottenere gli stessi effetti, diventando sia fisica che psicologica, sebbene possa variare da fumatore a fumatore.

I rischi del fumo includono il cancro ai polmoni, gli ictus e gli infarti, oltre a una significativa diminuzione della capacità polmonare, che porta a una perdita di resistenza fisica a causa del compromesso della circolazione sanguigna. Ciò comporta la mancata distribuzione di sostanze essenziali per varie funzioni nel corpo, riducendo l'ossigenazione generale.

I danni causati dall’alterazione dell’afflusso di sangue interessano anche gli organi genitali: negli uomini, l'erezione diventa meno efficace, mentre nelle donne si riduce l'eccitazione e diventa più difficile raggiungere l'orgasmo. Fumare riduce anche le possibilità di concepire un bambino e aumenta il rischio di aborti e complicazioni durante la gravidanza.

È evidente che fumare riduce sia l'aspettativa di vita che la sua qualità complessiva.

Come smettere di fumare

Ci sono diverse pratiche che possono aiutare a smettere di fumare:

• Bere molta acqua: l'acqua aiuta a depurare il corpo e ridurre la sindrome da astinenza.

• Depurare l'ambiente domestico: eliminare il fumo dalle abitazioni rende l'ambiente più salubre. Arieggiare gli ambienti può ridurre la tentazione causata dall'odore del fumo che si era impregnato nei tessuti dei divani e delle poltrone.

• Preparare un elenco di motivi per smettere di fumare e rileggerlo quando si è tentati di ricadere nell'abitudine.

• Identificare le situazioni in cui si tende a fumare di più e trovare modi per affrontarle senza bisogno di accendere una sigaretta, ad esempio, evitare di associare il caffè o il drink al gesto di fumare.

Nel caso in cui non si riescano a seguire i consigli sopra elencati, è possibile considerare l'uso di farmaci. I trattamenti con sostituti della nicotina come il Bupropione, la Vareniclina e la Citisina possono supportare i fumatori nell'abbandono del vizio e ridurre i sintomi di astinenza. Anche se questi farmaci hanno funzionato bene per molti individui, nella maggior parte dei casi è la forza di volontà a permettere di superare le difficoltà più grandi.

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